22.04.2021-13.17 – Come raccontare e spiegare la scienza? Come divertirsi con la scienza? Queste le domande da cui è partito l’hackathon “Pulchra Dissemination Hack” organizzato da WAYouth (associazione di studenti italiani che svolge attività di peer mentorship e project development nel settore Education; ), Globe Italia e dall’Università di Udine. All’iniziativa hanno partecipato studenti di tre scuole del Friuli-Venezia Giulia, che hanno presentato cinque progetti, ed esperti in diverse tematiche. L’evento rientra nelle attività previste dal progetto europeo PULCHRA, coordinato in Italia dall’ateneo friulano. “Pulchra Dissemination Hack” ha interessato le scuole della rete del progetto, coinvolgendo le delegazioni di studenti dell’ISIS “Bassa friulana” di Cervignano del Friuli, IIS “Il Tagliamento” di Spilimbergo e ITS “Deledda-Fabiani” di Trieste, che hanno lavorato in cinque gruppi.
Obiettivo di PULCHRA è incoraggiare e sostenere gli studenti a indagare su questioni ambientali e di sostenibilità nelle loro città. L’Ateneo è impegnato con un gruppo di ricerca del dipartimento di Scienze agroalimentari, ambientali e animali (DI4A).
Pulchra dissemination hack
L’attività è consistita in un laboratorio di Challenge Based Learning orientato alla comunicazione di iniziative a carattere scientifico sviluppato in modalità telematica che si è svolto dal 29 al 31 marzo con la restituzione dei risultati il 13 aprile. La sfida affrontata dagli studenti: concepire, sviluppare e promuovere un prodotto o un servizio innovativo che incoraggi un uso consapevole della scienza nel contesto della sostenibilità e che promuova una comunicazione affidabile e accessibile a tutti. Gli studenti delle diverse scuole hanno lavorato insieme in team misti, ognuno dei quali è stato seguito da un mentor esperto dell’organizzazione WAYouth.
Comunicare e divulgare la scienza
Ogni team ha sviluppato un’idea di progetto che è stata presentata a una giuria composta da Fiorella Coco, Maurizia Sigura e Lucia Piani dell’Università di Udine, Lorella Rigonat del coordinamento Globe Italia, Marco Faggioli dell’Università di Ferrara esperto in giornalismo e comunicazione e Luca Cadez, consigliere di Legambiente FVG.
Le idee dei cinque gruppi
Team 1. Realizzare un videogioco educativo e accessibile a tutti in modo da utilizzare le nuove tecnologie per sensibilizzare i giovani sulle questioni ambientali e di sostenibilità nelle città. Pop-up informativi, un villaggio da costruire e una moneta virtuale, il cui ricavato verrà poi utilizzato per azioni a favore dell’ambiente, sono gli ingredienti principali che consentono di concretizzare soluzione capaci di un cambiamento positivo.
Team 2. Come affrontare gli aspetti della comunicazione scientifica legati all’influenza dei media e dei personaggi di spessore e legati al contenuto di argomenti che sono poco chiari e appetibili? L’idea è quella di far lavorare insieme studenti, influencer/youtuber e ricercatori delle Università per favorire la comunicazione corretta della scienza incentivando il ragionamento, il pensiero critico su ciò che viene comunicato sviluppando strumenti e linguaggi innovativi.
Team 3. Leggere l’attuale realtà dove sistemi di studio alternativo sono utilizzabili dalla didattica online per favorire il sapere scientifico in modo divertente, semplice e coinvolgente. La risposta degli studenti è la realizzazione di un gioco a quiz concentrato sui temi della scienza e sviluppato in maniera diversa in base all’età. Attraverso le domande, gli utenti avranno l’opportunità di confrontarsi tra loro, mettersi alla prova e imparare in modo divertente.
Team 4. La scienza dell’informazione contro la diffusione di false notizie, questa è la vision della proposta che vuole fornire un prodotto concreto in grado di rendere più consapevoli e sensibilizzare le persone rispetto ai fatti della scienza talvolta travisati. L’idea progettuale consiste nello sfruttare un packaging sostenibile (es: cartone delle uova e del latte) per la diffusione di informazioni vere, poste a confronto con informazioni false presenti sui social media, attraverso illustrazioni e messaggi stampati sul packaging dei prodotti di largo consumo. Tali messaggi riguarderanno l’ambiente e la sostenibilità.
Team 5. Aree verdi come spazi per comunicare la scienza. L’idea è quella di trasformare un’area verde in un Parco Smart dove sarà possibile comunicare e divulgare le informazioni scientifiche in maniera interattiva favorendo l’apprendimento in modo semplice e coinvolgente a persone di ogni età. Lo strumento di comunicazione sono le “giostre” del parco, pensate ed attrezzate in modo da spiegare fatti scientifici come, ad esempio, il principio delle leve, la propagazione del suono, il sistema solare, ecc.