22.04.2021-11.57 – Uno dei temi maggiormente trattati, in questi giorni, nel dialogo tra Stato e Regioni è quello del coprifuoco, considerato un forte impedimento alla ripartenza di tutta una serie di categorie commerciali e non. Il presidente mandamentale di Confcommercio Udine Giuseppe Pavan, nonostante, le evidenti restrizioni che il Governo sta imponendo ai fini di una riapertura graduale e sicura, si è comunque espresso in modo propositivo affermando che “l’importante è ripartire da lunedì e iniziare a lavorare, poi si vedrà, giorno dopo giorno, anche in base all’andamento della curva epidemica come e quando si potrà riaprire di nuovo”.
“Abbiamo voglia di ripartire, questa è la parola d’ordine. Le nostre imprese chiedono di lavorare. – prosegue Pavan- È chiaro che con questi orari serali dei ristoranti e la deroga che gli esercizi si svolgano prevalentemente all’aperto, con il tempo che abbiamo, diventa un po’ difficoltoso. Comunque si riparte e si spera in un cambiamento a breve di questi orari, in modo da poter far lavorare tutte quelle imprese che fino adesso non lo hanno potuto fare”
Rispetto al tema dei Ristori che sono arrivati, se pur non in grado di risolvere totalmente la crisi economica in cui versa il Friuli-Venezia Giulia, Pavan si sente di dover ringraziare la Regione che in tal senso è stata la più attiva di tutta l’Italia. Dato che forse varrebbe la pena di evidenziare in un periodo in cui sembra esserci una gara tra classifiche regionali, soprattutto in ambito sanitario. Per quanto riguarda il nazionale è evidente a tutti che ci siano dei fortissimi ritardi e che le Regioni da sole abbiano grandi difficoltà a risollevare in modo efficace tutto il comparto del lavoro.
In questo periodo Confcommercio Udine sta lavorando a stretto contatto con il Comune di Udine e la Regione, per individuare tutte quelle iniziative che siano di supporto all’avvio di una ripartenza per il maggior numero possibile delle attività commerciali. Tra le varie azioni messe in atto è stata approvata in questi giorni la sospensione del pagamento del canone di occupazione del suolo pubblico, come dichiarato dall’assessore comunale Laudicina. Si stanno rivedendo i termini della Tari e del Contratto Unico ma, soprattutto, si sta cercando di individuare tutte quelle opportunità alternative per chi, come nell’ambito della ristorazione, non ha la possibilità di spazi all’aperto.
Ieri, è stata lanciata l’iniziativa da parte di Confcommercio Udine di poter rispondere ad un questionario al seguente link, con l’obiettivo di capire, dalle risposte dei diversi fronti, quali potrebbero essere gli orientamenti futuri da intraprendere al fine di migliorare l’esercizio delle attività commerciali, alla luce di un forte cambiamento in ambito sociale e culturale. Lo scopo del questionario è di sintetizzare tutte le possibili risposte e considerare ogni nuova idea che possa essere motivo di miglioramento e di confronto con le imprese, il territorio, le varie zone del centro di Udine e della periferia. Una volta individuate delle iniziative, il secondo passo sarà poi quello di andare in Amministrazione comunale per cercare di renderle attuative.
“È il momento adatto, – conclude Pavan – questa è una scommessa e ci mettiamo la faccia noi di Confcommercio perché in questo momento bisogna essere tutti assieme, altrimenti non si fa niente.”
[l.f]