21.04.201-09.53 – Teatri e cinema si stanno riorganizzando in zona gialla per una riapertura a partire dal 26 aprile, tuttavia, uno degli ostacoli maggiori è il coprifuoco fissato per le 22. Da più parti si sta facendo pressione per arrivare ad uno spostamento dell’orario che si estenda almeno fino alla 23. Come ha ricordato Giovanni Nistri, presidente della Fondazione Teatro Nuovo Giovanni da Udine, questo è uno dei problemi più difficili da superare per una ripresa dell’attività teatrale.
“L’importante è che si ricominci, purtroppo però, forse non si tiene conto di alcuni particolari che rendono difficile la ripartenza, non dico ancora con la regolarità di prima ma con un minimo di continuità – spiega Nistri -. Il primo ostacolo ad esempio è il coprifuoco. Se alle 22 in tutta Italia, la gente deve essere già a casa è chiaro che noi non possiamo iniziare lo spettacolo alla 20.45 come facciamo di solito. Quindi dovremmo anticiparlo, il che vuol dire che o si usano i sabati e le domeniche nel pomeriggio, o se lo si anticipa durante la settimana, il problema non è solo di un cambiamento di orario ma è anche quello di trovare un pubblico diverso a cui rivolgersi con degli spettacoli diversi. Quindi complicazioni in più che avremmo preferito non incontrare”.
La difficoltà che ne consegue riguarda la programmazione teatrale che normalmente è gestita a livello stagionale. La pianificazione non può avvenire da una settimana all’altra, non tanto per le compagnie con le quali i teatri bene o male, in questo anno di pandemia hanno continuato a lavorare e a mantenere i contatti ma, bensì, per un discorso di attrazione del pubblico. Il lavoro di un teatro si basa, una volta deciso il programma, prevalentemente sulla comunicazione degli eventi con la preparazione per ognuno di essi del materiale di propaganda, delle locandine, dei manifesti e della promozione per la prevendita e vendita dei di biglietti. In questo lungo periodo dovuto alla pandemia, i teatri sono rimasti chiusi quasi sempre perdendo tutti gli introiti, supportati solamente da contributi pubblici insufficienti a farli rimanere in piedi.
Il Teatro Nuovo Giovanni da Udine, in questo momento, sta pensando di organizzare un evento a fine maggio per celebrare in qualche modo la riapertura e il riavvio dell’attività teatrale, mettendo in scena degli spettacoli in forma ridotta da offrire gratis al pubblico in modo da poter comunicare ai cittadini “ricominciate a venire a teatro, ricominciamo tutti assieme”
[l.f]