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giovedì, 5 Giugno 2025

A 22 anni dal tragico attentato a Udine, in Viale Ungheria, la riapertura del caso.

21.04.2021-14.31 – L’attentato fu perpetrato in Viale Ungheria a Udine, all’alba della Vigilia di Natale. Tragico evento che, a quasi 23 anni di distanza, rappresenta ancora un ricordo molto vivo nel cuore dei cittadini. Alle 5.30 di quella mattina persero la vita tre poliziotti della Squadra volante della Questura di Udine. Con la riapertura del caso alberga la speranza che finalmente vengano individuati i responsabili. Nonostante, sembrasse che le indagini si fossero fermate per sempre, lasciando un grande dolore ed interrogativo intorno ai fatti accaduti, la comparsa di nuove testimonianze potrebbe aprire piste investigative diverse da quelle seguite fino all’apparente chiusura del caso.

L’ordigno che scoppiò il 23 dicembre 1998, poco dopo le cinque del mattino, davanti a un negozio di telefonia mobile in viale Ungheria, uccise i tre agenti Giuseppe Guido Zannier, Adriano Ruttar e Paolo Cragnolino. Rimasero feriti anche il proprietario del negozio ed un altro agente Alberto Bianco

Quello che fece scattare l’arrivo della polizia fu l’avviso di un passante che vide uscire del fumo dal negozio di telefonia. Sul posto arrivarono il proprietario del negozio Paolo Albertini ed una volante. Uno dei poliziotti notando un oggetto attaccato alla serranda provò a staccarlo attivando, senza saperlo, l’ordigno che provocò la tragedia.

Inizialmente si pensò ad una vendetta nei confronti del proprietario dell’attività ma furono indagini ben presto abbandonate per insussistenza dei fatti. Successivamente si seguì la pista della criminalità udinese notturna di quegli anni, che portò alla luce un’organizzazione criminale albanese che controllava traffici di droga e prostituzione ma, anche qui, al di là delle imputazioni per associazione mafiosa e prostituzione, l’accusa di attentato non resse. Così fino ad oggi, dove sembra che ci siano nuove ipotesi da seguire, le indagini sulle vittime rimasero senza colpevoli.

“È stato un fatto veramente gravissimo quello che è accaduto qui a Udine, la Vigilia di Natale di 22 anni fa. – dichiara il sindaco di Udine Pietro Fontanini – Ora c’è questa notizia interessante, sembra ci siano delle testimonianze che permettono alla magistratura di riaprire delle indagini e quindi di trovare i responsabili di questo gravissimo fatto di cronaca. Speriamo che queste nuove testimonianze permettano di percorrere rapidamente la strada della giustizia e arrivare a identificare e punire i colpevoli”.

Udine oggi si può considerare sicura nei confronti di fatti di tale entità però purtroppo, spiega il Sindaco, in città ci sono fenomeni di delinquenza che il Comune spera di riuscire a limitare ed arginare, anche alla luce delle nuove misure di sicurezza che sono state adottate negli ultimi mesi con il rafforzamento della vigilanza cittadina.

[l.f]

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