17.04.2021 – 14.00 – Una road map per la ripartenza dell’Italia, con la progressiva riapertura delle attività, che prenderà il via dal 26 aprile e proseguirà nelle settimane a venire, con la graduale ripresa di scuole, attività di ristorazione, musei, teatri, cinema, spettacoli, piscine, palestre, attività sportive, fiere e congressi. Dal 26 aprile viene infatti ripristinata la zona gialla, ma con alcune novità, dando precedenza prevalentemente alle attività all’aperto per quanto riguarda il mondo della ristorazione e degli eventi culturali. “Con la decisione di oggi il Governo ha preso un rischio ragionato, fondato sui dati, che sono in miglioramento”, ha affermato il Presidente del Consiglio Mario Draghi in conferenza stampa, “questo rischio, che sicuramente incontra le aspettative dei cittadini si fonda però su una premessa: che quei provvedimenti che governano il comportamento nelle attività riaperte siano osservati rigorosamente”. “Questo rischio ragionato” ha quindi concluso “si traduce in un’opportunità straordinaria non solo per l’economia, ma per la nostra vita sociale”.
“Nei luoghi all’aperto riscontriamo una difficoltà molto più significativa nella diffusione del contagio, questo principio proveremo ad applicarlo e ci accompagnerà nella fase di transizione” ha spiegato il ministro della Salute Roberto Speranza, “nell’auspicio che con il passare delle settimane il quadro epidemiologico possa restare positivo e possa aumentare il numero delle persone vaccinate, e questo ci consentirà poi ancora di poter programmare ulteriori aperture anche per attività che non si svolgono all’aperto”. Se le date del cronoprogramma saranno definitive o meno, il Presidente del Consiglio, rispondendo a una domanda di Adnkronos, ha affermato: “noi riapriamo, se i comportamenti saranno osservati, la probabilità che si debba tornare indietro è molto bassa“.
Innanzitutto, dal 26 aprile per quanto riguarda il fronte scolastico, previste per le zone gialle e arancioni il ritorno in aula per tutte le scuole di ogni ordine e grado. In zona rossa si svolgeranno le lezioni in classe fino alla terza media e alle superiori l’attività si svolgerà almeno al 50 per cento in presenza.
Sempre a partire dal 26 aprile, nelle zone gialle i ristoranti riapriranno sia a pranzo che a cena, ma solo nei locali con spazi all’aperto (dal 1° giugno anche nei ristoranti con tavoli al chiuso, ma solo a pranzo); su questo punto, nelle linee guida stilate dalle Regioni e che dovranno essere vagliate dal Comitato tecnico scientifico, è stato proposto un metro di distanza all’aperto e al chiuso, estendibile fino a due metri in base allo scenario epidemiologico di rischio. Per quanto riguarda i luoghi della cultura, il ministro Dario Franceschini ha annunciato al termine di un incontro online sulla situazione del mondo dello spettacolo che “dal 26 aprile, con qualche giorno di anticipo rispetto all’ipotesi dei primi di maggio, potranno riaprire teatri, cinema, musei ed eventi all’aperto con misure di limitazione della capienza che conoscete e che abbiamo lungamente discusso con le categorie e gli esercenti e che io ho discusso con il Cts per avere un allargamento soprattutto nella parte all’aperto”.
Per quanto riguarda i mesi a venire, Speranza ha anticipato alcune delle tappe previste nella road map formulata dal Governo “che chiaramente monitoreremo passo per passo”: dal 15 maggio la riapertura delle piscine all’aperto; dal 1° giugno la ripresa delle attività connesse alle palestre; dal 1° maggio, riporta Ansa, dovrebbe essere consentito l’accesso del pubblico nei palazzetti e negli stadi, per tutti gli eventi sportivi agonistici e riconosciuti di preminente interesse nazionale da Coni e Cip, con un limite rispettivamente di 500 e 1000 persone (i dettagli e i parametri saranno comunque messi a punto nei prossimi giorni). Dal 1° luglio invece, dovrebbero ripartire le attività fieristiche, stabilimenti termali e parchi tematici.
Per quanto riguarda gli spostamenti, questi saranno consentiti tra le regioni gialle mentre per gli spostamenti tra regioni di colori diversi Draghi ha parlato di un “pass”: un certificato che dovrebbe attestare l’avvenuta vaccinazione, l’esecuzione di un test Covid negativo in un arco temporale da definire o l’avvenuta guarigione dal Covid.
Confermato infine il coprifuoco dalle ore 22 alle ore 5.00.