16.04.2021-10.39 – Nell’incontro di ieri tra Stato e Regioni, la priorità delle proposte trattate in questa sessione riguardavano le regole per far ripartire il Paese, anche nelle zone rosse, di palestre, cinema, teatri e ristoranti anche nelle zone rosse. Le linee guida presentate dai Governatori saranno immediatamente messe al vaglio da parte del Comitato Tecnico Scientifico ed infine dall’Esecutivo. Intanto nelle prossime ore, nel corso della Cabina di Regia del Governo, si discuteranno i dati del contagio in vista delle nuove misure da adottare per le riaperture di maggio e della scadenza del Decreto del 30 aprile.
La mappa nazionale delle fasce di colore, attualmente vede un’Italia prevalentemente arancione, ad esclusione delle regioni in rosso con misure più restrittive come Puglia, Sardegna e Valle D’Aosta. Ad esse probabilmente si aggiungerà anche la Sicilia il cui livello di contagi è in continua ascesa. Diversa è la condizione della Campania che sta sperando di poter entrare in fascia arancione.
Colori a parte, il tema al centro del dibattito era incentrato sulle misure da adottare a livello nazionale. Tutte le forze politiche, anche se con pareri discordi sulle modalità d’intervento, stanno chiedendo un calendario delle riaperture. La Lega spinge su di un allentamento delle misure in caso di rientro in zona gialla, mentre il gruppo dei rigoristi frena un’accelerazione della ripresa. A tal proposito, nonostante, la posizione di Draghi sia di muoversi con la massima cautela ha anche ipotizzato una possibile riapertura anticipata entro la fine del mese.
Il documento licenziato dalla Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome su cui dovrà pronunciarsi il Comitato Tecnico Scientifico tratta nello specifico di ristorazione, palestre, piscine, strutture termali, cinema e spettacoli dal vivo. Su questo versante, ha sottolineato il presidente della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga “Il Governo può contare sulla massima collaborazione da parte delle Regioni, riteniamo fondamentale che le Istituzioni si muovano di pari passo con i cittadini superando gradualmente la fase dei divieti e introducendo una nuova stagione di riaperture accompagnate da regole per evitare nuove impennate nella curava dei contagi. Stiamo valutando anche altre linee per le ulteriori attività produttive, soprattutto in relazione alla revisione e al riscontro dei diversi scenari di rischi. Occorre poi verificare che alcune attività di servizio alla persona come parrucchieri e gli estetisti attualmente chiusi nelle zone rosse possano, con l’attuazione di rigidi protocolli, riprendere il loro lavoro in sicurezza.”
Nel sito della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome è presente la bozza per la riapertura delle attività dei settori indicati. Tra i vari aspetti si legge, riguardo alla ristorazione, la proposta in tutti gli esercizi di disporre i tavoli in modo tale di assicurare almeno un metro di separazione tra i tavoli dei clienti negli ambienti al chiuso, ed estendibile fino a due metri in base allo scenario epidemiologico di rischio. Si dovrà mantenere la distanza di almeno un metro di separazione negli ambienti all’aperto, ad eccezione ovviamente delle persone che in base alle disposizioni vigenti non siano soggette a tale distanziamento interpersonale. I clienti dovranno indossare la mascherina a protezione delle vie respiratorie in ogni occasione in cui non sono seduti al tavolo. Negli esercizi che non dispongono di posti a sedere si propone di consentire l’ingresso ad un numero limitato in base alle caratteristiche dei singoli locali, con un numero limitato di clienti che assicuri sempre un metro di separazione estendibile fino a due metri in base allo scenario di rischio. Là dove è possibile l’invito è di privilegiare l’utilizzo di spazi esterni sempre nel rispetto del distanziamento di almeno un metro.
[l.f]