13.04.2021 – 14.50 – La campagna vaccinale prosegue in tutta Italia e, dai prossimi giorni, con una nuova propulsione: si tratta del vaccino Johnson&Johnson, somministrazione monodose, che dunque non necessita di un richiamo, rappresentando un ottimo vantaggio, anche grazie alla sue modalità di conservazione, che non necessita di congelamento (caratteristica che lo rende idoneo ad una somministrazione in farmacia).
Il vaccino è inoltre adatto dai 18 anni in su e, le prime 184mila dosi (delle 400-500mila attese entro la fine di aprile), giungeranno nella Penisola nel corso di questa settimana.
L’efficacia di Johnson&Johnson, nella prevenzione del Covid, è circa del 66% nei trial condotti su 44mila persone, mentre scende al 57% per la variante sudafricana del Covid.
Il vaccino Pfizer, per fare un confronto, ha un’efficacia del 95%, quello di Moderna del 94%, quello di AstraZeneca del 59,5%.
Questo tipo di vaccino, a differenza di Pfizer e Moderna, è a vettore virale (adenovirus): quindi un frammento di DNA corrispondente alla proteina spike viene inserito in un virus innocuo per l’uomo e opportunamente modificato. Il virus infetta le cellule umane e il DNA viene così letto e tradotto in proteina. Quest’ultima è l’antigene contro cui monta la risposta immunitaria.
Arriveranno nella mattinata di giovedì 15 aprile agli ospedali di Pordenone, Udine e Trieste i furgoni SDA, corriere di Poste Italiane, con le prime 3.550 dosi del vaccino monodose Johnson&Johnson destinate al Friuli Venezia Giulia.
La consegna avverrà anche questa volta in collaborazione con l’Esercito italiano. Nella stessa giornata verranno recapitati, sempre ai tre nosocomi della regione, anche 3.200 dosi di vaccino AstraZeneca (Vaxevria).
I mezzi speciali di Sda, attrezzati con celle frigorifere, porteranno nelle tre destinazioni finali un totale di 6 mila 750 dosi dei due vaccini.
[c.c]
