09.04.2021-17.46 – Sono lavoratori agricoli che, nella maggior parte dei casi, lavorano stagionalmente come gli operatori del turismo. Per loro non sono stati previsti aiuti di alcun tipo perché non rientrano nella normativa della cassa integrazione in deroga, e sono stati esclusi da ogni tipo di ristoro anche nel decreto sostegni.
I maggiormente discriminati sono quelli che prestano la loro opera negli agriturismi e nei settori del florovivaismo, rischiando di rimanere senza un minimo di reddito. È giusto far sentire la loro voce, spiega Stefano Gobbo della Flai Cisl, annunciando per sabato una manifestazione regionale davanti alla Prefettura di Udine, che fa seguito a quella nazionale del 31 marzo scorso. Tra le richieste, che saranno annunciate nell’occasione, figurano il bonus per gli stagionali e la sua compatibilità con il reddito di emergenza, l’estensione della Naspi ai dipendenti a tempo indeterminato di imprese cooperative, tutela dei lavoratori agricoli nelle zone colpite da calamità naturali e il riconoscimento di una cassa integrazione stabile anche per i pescatori.
“L’agricoltura è il settore rifugio di molti giovani in cerca di prima occupazione – conclude Gobbo- settore che purtroppo, in questo momento, sta lasciando a casa troppe persone senza reddito”.