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sabato, 19 Aprile 2025

Friuli-Venezia Giulia. Numero di positivi al di sotto della soglia critica.

Entrare in zona arancione, in tempi brevi, inizia a diventare una possibilitĂ 

07.04.2021-08.17 – Dopo settimane da incubo con picchi di contagio altissimi e in continua ascesa, soprattutto nelle province di Udine e Gorizia, la registrazione dei casi positivi dell’ultima settimana fanno ben sperare un’entrata del Friuli-Venezia Giulia in zona arancione. Per questa settimana rimarremo ancora in zona rossa ma, al prossimo test dalla cabina di regia Nazionale, se l’indice di contagio continuerĂ  a diminuire la regione potrebbe avere tutte le carte in regola per un passaggio di fascia con un conseguente allentamento delle misure restrittive. I dati registrati durante le festivitĂ  Pasquali e l’ultimo aggiornamento di ieri, registrano in Friuli-Venezia Giulia, nell’ultima settimana, 239 casi ogni 100.000 abitanti, arrivando così sotto la soglia dei 250 che determina il passaggio o la permanenza in zona rossa.

La rilevazione dei dati effettuati dai ricercatori indipendenti guidati dal Prof. Paolo Spada, che da un anno seguono l’evoluzione della pandemia, in questo momento evidenziano il raggiungimento dell’obiettivo che si sperava poter conseguire proprio in questi giorni. I casi a livello regionale sono 239, i dati per provincia vedono Trieste quarta in Italia per incidenza con 338 casi, Gorizia quattordicesima con 284, Udine ventiduesima con 253 ed infine Pordenone, da sempre sotto la soglia, con 112. Un altro elemento interessante riguarda la flessione della curva dei contagi che registra un -31,9 per cento nell’ultima settimana.  In Friuli-Venezia Giulia, le rilevazioni dell’indice di contagio Rt stanno dimostrando una diminuzione progressiva che, dal 15 marzo, quando il territorio è entrato in zona rossa e sono state applicate le massime restrizioni, ci sta portando verso la fascia arancione. Fino ad adesso, le misure hanno avuto effetti sulla curva dei contagi e sull’incidenza, se tutto prosegue come nello stato attuale entro un paio di settimane si dovrebbero raggiungere dei risultati anche sul fronte dei ricoveri, con un calo della pressione sulle terapie intensive e sugli altri reparti Covid.

 

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