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sabato, 19 Aprile 2025

Edoardo Roncadin: “quando quarant’anni fa dissi a mio padre che volevo mettere in piedi un’azienda di surgelati mi diede del pazzo”

Il presidente di Bofrost Italia, ricorda con allegria le parole del padre quando inizio l’avventura del surgelato.

07.04.2021-12.44 – Non per tutte le attività commerciali l’anno della pandemia è stato negativo, c’è anche chi ha visto aumentare il proprio giro d’affari, continuando ad investire e ad assumere. È il caso dell’azienda alimentare Bofrost di San Vito al Tagliamento di Edoardo Roncadin presidente di Bofrost Italia.

Il titolare intervistato da Rai Friuli ha ricordato ridendo quando, quarant’anni fa, ebbe l’idea di vendere surgelati a domicilio e comunicò la notizia al padre che gli rispose “Sei pazzo, sei pazzo vai a farti visitare e ti pago io la visita”.

Edoardo Roncadin ogni volta che ripensa al fatto di proporre al pubblico cibo surgelato, in tempi in cui l’idea poteva veramente sembrare folle, sorride. L’imprenditore friulano, giovane gelataio immigrato in Germania e poi rientrato in Friuli, aprì nel 1987 a San Vito al Tagliamento l’azienda di surgelati tedesca Bofrost. Nonostante, gli occhi allucinati del padre bisogna dire che ebbe veramente una grande intuizione e una capacità di previsione a lungo termine nel capire come sarebbero potute cambiare le abitudini sociali negli anni a venire. Per la Bofrost l’anno pandemico è sicuramente stato il migliore in assoluto, chiudendo il bilancio 2020 con 313 milioni di euro di fatturato e una crescita del 32 per cento rispetto al 2019, con un 700 per cento di vendite online.

Sembra che in questo periodo di confinamento in casa, in Italia ci sia stata una riscoperta della cucina anche nell’utilizzo di prodotti freschi surgelati. “La gente era a casa, perciò il nostro venditore al passaggio trovava sempre tutte le famiglie a casa”, afferma Roncadin sottolineando come il commercio porta a porta, di un marchio che ormai rappresenta una garanzia, sia stato tra gli incentivi dell’aumento del fatturato.

Del piano assunzioni ne ha parlato Gianluca Tesolin, Amministratore Delegato Bofrost, evidenziando come l’aumento della produzione abbia imposto la predisposizione di un nuovo e considerevole piano per le assunzioni del 2020. Quest’anno, sono entrati a far parte della famiglia Bofrost 180 dipendenti e 200 collaboratori per tutta l’Italia, quasi tutti di una fascia d’età al di sotto dei 35 anni. Nonostante l’elevato numero di nuovi dipendenti, stanno cercando ancora personale, nel mese di marzo hanno aumentato la forza vendita di altri 60 collaboratori e prevedono un ulteriore incremento di altre 40 unità entro settembre. Dopo un sofferto periodo di lavoro da remoto, l’azienda sta facendo rientrare il più possibile i lavoratori in presenza.

“Vedendoci e lavorando insieme si sta veramente molto meglio, perché le idee nascono anche alla macchinetta del caffè, le idee nascono in maniera informale, però in presenza guardandosi negli occhi e parlandoci”, conclude Gianluca Tesolin.

[l.f]

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