30.03.2021-15.59 – Le Fiamme Gialle di Gorizia hanno sequestrato, oggi, oltre 60 milioni di mascherine facciali non conformi. La Maxi indagine, che è partita dall’isontino, riguarda tutto il territorio nazionale ed è supportata dall’attuale staff del Commissario per l’emergenza Covid-19. Nel mese di febbraio in Friuli-Venezia Giulia, le Fiamme Gialle di Gorizia individuarono e sequestrarono più di 1 milione e mezzo di mascherine non conformi alle normative vigenti e pericolose per la salute, che venivano usate dal personale medico e sanitario delle aziende sanitarie locali.
Oggi l’esecuzione del provvedimento di sequestro per la parte rimanente dei lotti di mascherine, risultate del tutto carenti di requisiti necessari per essere considerati dispositivi di protezione individuale DPI, è estesa a tutta Italia. In alcuni casi la capacità filtrante è addirittura risultata essere inferiore di 10 volte. I Finanzieri di Gorizia stanno acquisendo informazione e dati informatici nella sede dell’Agenzia Nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa S.p.A(INVITALIA), per ricostruire le responsabilità nella catena di approvvigionamento e verificare quante mascherine della stessa tipologia siano state impiegate o siano tutt’ora in uso su tutto il territorio nazionale.
Grazie anche alla collaborazione del Commissario per le emergenze, in data odierna, è stato possibile sequestrare oltre 60 milioni di mascherine facciali, ancora giacenti in alcuni depositi del territorio nazionale. Costituiscono il residuo di forniture per 250.000 milioni di pezzi ereditati dalla precedente gestione della struttura nazionale per l’emergenza dell’ex commissario Domenico Arcuri.