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mercoledì, 4 Giugno 2025

AstraZeneca, il Ministro Speranza rassicura la popolazione

17.03.2021-07.30 – In attesa del responso per l’approvazione del farmaco di AstraZeneca, previsto per giovedì, si sono fermate temporaneamente le somministrazioni del vaccino e le relative prenotazioni. Tremila persone, per le quali era stata programmata l’inoculazione, dovranno aspettare il via libera dell’EMA. “Chi ha già fatto il vaccino non ha ragione di essere preoccupato, questa è solo una pausa precauzionale. I vaccini rimangano l’arma fondamentale per poter uscire da questi mesi difficili ed arrivare ad un’immunità di gregge”. L’ho ha detto oggi il Ministro della Salute Speranza intervistato dal direttore del Corriere della Sera Luciano Fontana.

La direttrice dell’EMA Cooke, ha precisato in una conferenza stampa, che l’inchiesta è su alcuni lotti specifici del siero di Oxford e che, comunque, allo stato attuale il rapporto rischi/benefici di AstraZeneca resta positivo. Il compito dell’EMA è quello di mantenere la fiducia nella sicurezza e nell’efficacia dei vaccini con una valutazione scientifica.

Dopo la sospensione precauzionale disposta dall’Aifa, in Friuli-Venezia Giulia sono state interrotte le prenotazioni a favore delle categorie dei servizi essenziali a cui era destinato tutto il siero. Riccardi assicura che sarà cura del centro prenotazioni ricontattare le persone che si erano prenotate. Per quanto riguarda il siero AstraZeneca le agende sono al momento bloccate, mentre le vaccinazioni Pfizer procedono come programmato.

L’’ordinanza, della Presidenza del Consiglio firmata dal Commissario per l’Emergenza Figliuolo, prevede che le dosi di vaccino eventualmente residue a fine giornata, qualora non conservabili, possano essere eccezionalmente somministrate a favori di soggetti disponibili per ottimizzare l’impiego evitando sprechi. Riccardi precisa che l’ordinanza non deve indurre i cittadini a raggiungere i punti vaccinali creando assembramenti, perchè il  documento nazionale prevede comunque che sia rispettato l’ordine di priorità individuato dal piano nazionale. Le aziende sanitarie, ha spiegato Riccardi, continueranno a contattare le persone che ne hanno diritto affinché nessuna dose vada sprecata. Normalmente a fine giornata restano tra le 5/9 dosi di siero.

[l.f]

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