16.03.2021 – 08.45 – “I Consorzi di Tutela italiani rischiano di subire un’interruzione dell’attività promozionale in territorio cinese, con gravi ripercussioni in termini di visibilità del Made in Italy, aggravando una situazione già critica per la pandemia da Covid-19, a causa della recentemente richiesta della Repubblica Popolare Cinese di adempiere ad una misura legislativa cinese del 2017 che danneggia le organizzazioni non profit, in quanto richiede un legale rappresentante in territorio cinese per poter svolgere l’attività”. L’europarlamentare della Lega, Elena Lizzi, membro della Commissione agricoltura, si è rivolta con una lettera co-firmata da molti colleghi italiani del Parlamento europeo, ai Commissari europei, Margrethe Vestager, Janusz Wojciechowski e Thierry Breton, chiedendo l’immediato intervento della Commissione europea a difesa dei Consorzi di Tutela italiani e del “Made in Italy”. “I Consorzi di Tutela Italiani –spiega l’europarlamentare- sono quotati e considerati organizzazioni senza scopo di lucro dalla Repubblica Popolare Cinese, pertanto, senza adeguarsi alla normativa, non potrebbero continuare nella loro attività principale: la promozione di prodotti Dop e Igp. Se i Consorzi di Tutela Italiani dovessero assumere un legale rappresentante, potrebbero vedersi ridotta l’autonomia della loro iniziativa di promozione in territorio cinese. Inoltre, ciò porterebbe i Consorzi a sostenere ulteriori costi di gestione sia per l’assunzione di un legale rappresentante, sia per gli oneri burocratici che ne deriverebbero”. Lizzi ricorda inoltre che “la richiesta delle autorità cinesi appare in netto contrasto con il recente Accordo stipulato tra l’Unione Europea e la Repubblica Popolare Cinese sulla cooperazione e protezione di 200 Indicazioni geografiche europee e cinesi, entrato in vigore il 1 ° marzo 2021”.
(c.s.) d.g.