09.03.2021 – 09.00 – A partire da ieri, lunedì 8 marzo 2021, la Slovenia reintroduce i punti di controllo nei valichi interni dell’area Schegen; accanto all’Austria e all’Ungheria compare ovviamente l’Italia, con i valichi autostradali di Vrtojba, Fernetti e Scoffie-Rabuiese. In tutti e tre casi i valichi rimarranno aperti 24 ore su 24; mentre per quanto concerne i valichi minori rimarranno a disposizione solo in determinate fasce orarie, aggiornate dalla polizia slovena online. Per chi è proprietario di terreni o immobili i varchi minori rimarranno utilizzabili, ma verranno eseguiti controlli “a campione” da parte delle forze dell’ordine. Il passaggio, per quanto concerne la legge slovena, è possibile solo per i residenti nei comuni di frontiera. Rimangono normalmente in vigore tutti gli obblighi della legislazione italiana, con l’obbligo del test molecolare o antigenico per chi non rientra tra le categorie dei lavoratori transfrontalieri o degli studenti.
Il sito Slovely.eu ha riportato l’elenco dei valichi minori con relativi orari che risultano essere i seguenti:
– Pesek-Krvavi potok: dalle 5 alle 23;
– Stupizza/Štupca-Robič: dalle 5 alle 23, chiuso domenica e festivi;
– Passo del Predil: dalle 6 alle 9 e dalle 15 alle 18, chiuso domenica e festivi;
– Gorizia via San Gabriele-Nova Gorica Erjavčeva ulica: dalle 6 alle 21;
– San Floriano/Števerjan-Neblo: dalle 7 alle 9 e dalle 16 akke 18;
– Fusine-Rateče dalle 6 alle 21.
Ricordiamo che l’accesso è consentito solo se si abita in uno dei comuni sloveni o delle provincie italiane confinanti.
Intanto, con l’arrivo di una sempre maggiore quantità di dosi di vaccino, anche la Slovenia si prepara ad estendere la campagna vaccinale ai settori lavorativi e sociali più a rischio. Il Ministero della Salute, assieme all’Istituto Nazionale di Salute pubblica (NIJZ) e all’Ufficio governativo per le comunicazioni, stanno infatti preparando una campagna di promozione per le vaccinazioni anti Covid-19, inizialmente rivolta verso specifici gruppi della popolazione. Un sito web sta venendo approntato, assieme a un’intensa campagna sui Social attraverso l’hashtag “CepimoSe” (vacciniamoci). L’Istituto Nazionale di Salute pubblica avrà a disposizione 40mila euro per imbastire la campagna mediatica.
Fonti: Slovely.eu, Radio Capodistria, Total Slovenia News
[z.s.]