16 C
Udine
giovedì, 10 Luglio 2025

Fondazione Friuli e Gruppo Intesa. Bando Montagna 2021

07.03.2021-09.00- Il 3 marzo, è stato presentato il bando Montagna 2021 della Fondazione Friuli, in una diretta online, avvenuta nelle suggestive sale del Museo della Segheria Veneziana di Aplis di Ovaro. Montagna 2021, rientra in uno dei tre bandi che la Fondazione Friuli finanzia ogni anno. All’evento, moderato da Vanni Treu vicepresidente della Cramars di Tolmezzo, sono intervenuti Giuseppe Morandini, Presidente Fondazione Friuli, Renzo Simonato responsabile di Banca Intesa San Paolo per il Friuli Venezia Giulia, Veneto, e Trentino-Alto Adige, Sergio Buricelli, Servizio Regionale Soccorso Alpino e Speleologico del Friuli-Venezia Giulia, Stefano Zannier, assessore regionale alle Risorse Agroalimentari Forestali e Ittiche e alla Montagna.

Che la montagna friulana abbia un grande potenziale di risorse è un dato certo. Tuttavia, nel corso del tempo, si è verificato un considerevole spopolamento del territorio con relative conseguenze, e un progressivo divario culturale provocato dalla lontananza dai centri urbani, in cui la rapida evoluzione sociale ha modificato radicalmente le esigenze delle persone. Il bando presentato ha, quindi, l’obiettivo di rivitalizzare aree che, rischiando di rimanere totalmente abbandonate, aggraverebbero i problemi derivanti dall’incuria del presidio di una zona, e di promuovere iniziative di sistema sperimentali e fortemente innovative che forniscano strumenti che accorcino le distanze culturali.

“Il tratto caratterizzante che è uscito nella presentazione di oggi –  afferma Giuseppe Morandini – si può sintetizzare nella parola “restanza”, cioè nel rimanere, vivere ed abitare quei territori. Per partecipare, con un piccolo contributo che la Fondazione Friuli e il Gruppo Intesa vogliono dare a questo tema, abbiamo lanciato un piccolo-grande bando. Piccolo perché per il primo anno le disponibilità sono contenute. Grande perché è caratterizzato da un forte orientamento verso la parte sperimentale che, attraverso la ricerca di quei progetti assolutamente innovativi, sia in grado di cogliere le nuove opportunità del lavoro attraverso l’innovazione. Questo, credo che sia la formula magica per valorizzare la “restanza” di quelle zone.”

Il bando è stato concepito dal Comitato d’indirizzo della Fondazione su tre pilastri principali, all’interno dei quali si inseriranno i progetti che andranno presentati entro il 31 marzo. I temi scelti derivano da un grande lavoro di analisi che ha intercettato quelle zone di operatività dove non ci sono sovrapposizioni con i provvedimenti già in atto a favore della montagna. E’ stato verificato con la Regione quali potessero essere gli interventi funzionali alle attività che stanno già svolgendo in questo settore.
La prima area si riferisce alla possibilità di consentire la trasformazione digitale nei negozi di prossimità, aree che costituiscono un vero e proprio riferimento sociale in quanto centri di aggregazione della comunità. L’intenzione è quella di coinvolgere quei negozi sparsi nelle frazioni più difficili da raggiungere, invitandoli ad aggiungere nuovi servizi che siano rafforzativi rispetto a quelli esistenti. Il secondo grande pilastro è legato ai servizi alla persona con particolare focus sulla domiciliarità, il cui proposito è quello di valorizzare un tema di fondamentale importanza per le zone che spesso rimangono isolate. Giuseppe Morandini si augura che possano nascere partnership tra associazioni che fanno servizi alla persona, in modo da poter coprire zone più ampie. La terza ed ultima tematica, a cui la Fondazione e il Gruppo Intesa tengono in modo particolare, è quella della zootecnia locale montana attraverso la tutela e la salvaguardia dei piccoli allevamenti. Attività che hanno impatto sul mondo del lavoro, sulla generazione di valore delle comunità e indispensabili per mantenere il presidio di quelle aree.

Una delle tipicità persistenti della montagna friulana è quella di una forte propensione, da parte delle realtà sociali ed economiche, a non aggregarsi per l’individuazione di possibili canali di sviluppo e di crescita del territorio. In questo caso, invece, racconta il presidente della Fondazione, durante tutto il periodo di studio, analisi e raccolta delle informazioni tra le associazioni, le categorie di settore e gli operatori, sentendosi coinvolte in modo diretto, si è instillata una grande voglia di lavorare insieme. Volontà che sarà poi dimostrata nell’effettiva realizzazione dei progetti.

Anche in questo bando, il Gruppo Intesa ha affiancato la Fondazione dimostrandosi sensibile verso i temi dell’ecologia, dell’ambiente e dello sviluppo economico di questo settore. Già, nei tre anni precedenti, il Gruppo Intesa aiutò a finanziare più di 400 progetti della Fondazione, e con l’accordo rinnovato quest’anno per un altro triennio si è aggiunta anche la sensibilità verso la montagna. È da sottolineare la grande attenzione che il Gruppo ha rivolto nei confronti del comparto agricolo, costituendo un nuovo segmento della banca, a livello nazionale, interamente dedicato all’agricoltura e a questa nuova iniziativa, che avrà alla guida Renzo Simonato, anch’esso presente alla presentazione del bando Montagna 2021.

[l.f]

Ultime notizie

Dello stesso autore