23.02.2021-18.48 – Dopo aver abbattuto le magnolie, in Largo del Pecile, sradicate per fare posto alla ciclabile, questa mattina è toccato a tre pini neri in Piazzetta Belloni. Sono stati tagliati dalla ditta Rizzani de Eccher che sta eseguendo i lavori di riqualificazione del palazzo ex Upim. Il giardino progettato negli anni Cinquanta dall’architetto Avon, nel cuore della città, è stato ridimensionato.
Alle immediate proteste risponde il vicesindaco Loris Michelini, assessore all’Edilizia Pubblica, che dichiara “l’attenzione al verde come priorità ma va anche considerato in relazione del superamento delle barriere architettoniche”.
“La possibilità di concedere alla proprietà di Palazzo Eden di eseguire interventi in piazzetta Belloni e Palazzo Morpurgo tesi al superamento delle barriere architettoniche presenti nell’area è stata decisa con delibera di Giunta nel 2017 quando ad amministrare la città c’erano i nostri predecessori”. Lo dichiara il Vicesindaco e Assessore al verde pubblico Loris Michelini.
“Sulla base di questo documento – prosegue Michelini -, e nella consapevolezza che nel passaggio che porta da piazza Duomo a piazza Libertà sono presenti molti ostacoli per i cittadini con mobilità ridotta, si è deciso di accogliere il progetto della proprietà dell’immobile con cui vengono eliminati alcuni gradini per la cui realizzazione, purtroppo, si sono dovute sacrificare tre piante”.
“Siamo perfettamente consci del fatto che, fortunatamente, quello dell’attenzione all’ambiente è uno dei temi cui la cittadinanza è diventata maggiormente sensibile. Lo stesso programma con cui questa Amministrazione si è presentata alle urne e ha ottenuto la fiducia degli elettori aveva tra le sue priorità la valorizzazione del verde pubblico, ed è quello che stiamo facendo con i massicci interventi relativi nuove piantumazioni grazie ai quali nel 2023 il saldo sarà di tre alberi piantati per ogni albero abbattuto. Lo stesso incremento dei fondi destinati a questo ambito rispetto agli anni passati lo dimostra oggettivamente. Questa sensibilità, tuttavia, deve dialogare in maniera virtuosa con un altro aspetto che contribuisce a definire la qualità della vita della città: quello del superamento delle barriere architettoniche. Per questo abbiamo ritenuto che la realizzazione di questo progetto che migliorerà la vita delle persone, andasse fatta”, conclude Michelini.
(c.s) l.f