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Depuratore di Lignano, Sergo (M5S): “O lo si potenzia, o serve a poco”

08.01.2021 – 12.46 – “Si prenda una decisione seria e definitiva sul Depuratore di Lignano Sabbiadoro. O viene potenziato così come richiesto da oltre tre anni, oppure si affermi, come purtroppo già accaduto, che sversare direttamente i reflui con la sola diluizione dell’acqua, senza procedure di depurazione, non comporta alcun rischio per la salute umana e per i molluschi che vengono coltivati nelle zone antistanti gli scarichi”. Lo ha dichiarato il caporgruppo del MoVimento 5 Stelle in Consiglio regionale, Cristian Sergo, nel corso di una conferenza stampa sulla situazione dell’impianto lignanese.

“Se Arpa ritiene che i reflui all’ingresso di un depuratore possono essere riversati sui terreni senza che questo comporti dispersione di sostanze inquinanti, come accaduto recentemente anche a San Daniele, e se gli sversamenti di 2,5 milioni di metri cubi di acque non depurate (dato del 2014), seppure diluite dalla pioggia”, ha aggiunto Sergo, “non comporta alcuna problematica alla Laguna, ci chiediamo a cosa serva depurare 5,8 milioni di metri cubi di reflui che rappresenterebbero poco più dello 0,036 per cento degli apporti fluviali che afferiscono nella Laguna di Marano. D’altro canto è ormai un’abitudine considerare irrilevante l’inquinamento delle acque, visto che il sindaco di Lignano ha detto altrettanto rispetto alla plastica delle cosiddette ‘big bag’ che finisce nell’Adriatico a seguito delle mareggiate, a suo dire anche questo irrilevante rispetto a quanto portato in mare dal Tagliamento. Si potrebbero risparmiare soldi necessari a sistemare un impianto sottodimensionato per rispettare il vigente Piano Regionale Tutela Acque, sulla base del quale deve essere rilasciata una nuova autorizzazione, considerato che l’attuale scade il prossimo 27 febbraio”, ha provocatoriamente affermato l’esponente M5S. “Parliamo di un impianto che funziona al massimo a 1200 metri cubi/ora invece dei 1800 che dovrebbe ma, da quanto si evince dalle dichiarazioni della stessa Regione, abbiamo una linea che da sola garantisce al massimo 350 mc/h nonostante contributi regionali da 1,6 milioni di euro per la nuova linea”.
“Gli sversamenti e gli sforamenti dei limiti tabellari accertati da Arpa FVG, per il periodo dell’autorizzazione vigente risalente a tre anni fa, sono 10 su 25 rapporti di prova ufficiali dell’Agenzia. Vale a dire il 40 per cento dei casi, nonostante per la Regione si tratti di ‘episodici superamenti’ “, rende noto Sergo. “L’ultimo di questi, risalente al 30 agosto scorso, parla di uno sforamento pari a 16 volte i limiti autorizzati per quanto riguarda l’escherichia coli”.
Presente alla conferenza stampa anche Marino Visintini, referente dell’Osservatorio civico contro le illegalità del Friuli Venezia Giulia, che ha chiesto “trasparenza e verità per arrivare a una soluzione che comporti la regolarizzazione e l’adeguamento dell’impianto alle normative europee. Ci siamo rivolti al Ministero dell’Ambiente e alla Corte dei Conti per una verifica autorevole e un intervento definitivo su una situazione che dura ormai da troppi anni”.

[c.s.]

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