18.12.2020 – 10.25 – E’ stata approvata nella notte dal Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, presieduto da Piero Mauro Zanin, la manovra finanziaria per il 2021. Le tre leggi di bilancio sono state votate in modo compatto dalla coalizione di centrodestra, mentre le diverse forze di opposizione hanno pigiato il tasto rosso del “no”.
L’impegno finanziario complessivo è di 4,6 miliardi di euro e circa il sessanta per cento delle risorse sarà destinato alla sanità: 2,78 miliardi, la gran parte dei quali (2,4) per la spesa corrente, in piena emergenza Covid.
Tra le altre rilevanti poste di bilancio, vanno ricordati i 398 milioni di euro destinati a Infrastrutture e trasporti, i 115,6 milioni per le attività produttive (la metà dei quali riservata al turismo) e i 106 milioni per l’ambiente.
Nei quattro intensi giorni di Consiglio dedicati alla sessione di bilancio si è sviluppato un ampio dibattito in particolare sul maxi emendamento, chiamato 2 Ante, presentato lunedì mattina dalla Giunta Fedriga, che vi ha collocato investimenti per 354 milioni nel prossimo triennio. Una scelta forte, quella di ricorrere all’indebitamento, che l’assessore alle Attività produttive, Sergio Emidio Bini, ha definito nei giorni scorsi “un gigantesco bazooka” e l’assessore alle Finanze, Barbara Zilli, un volano per dare la spinta alla ripartenza economica dopo la pandemia.
Non la pensa così il capogruppo del Pd, Sergio Bolzonello, che ha messo più volte l’accento sul fatto che nel 2021 “saranno investiti solo 26 milioni, una cifra assolutamente normale”, seminando dubbi sulla possibilità effettiva di mettere in cantiere negli anni successivi tutte le opere programmate.
A rispondere è stato il governatore Massimiliano Fedriga, che ha tacciato gli interventi di rappresentare una posizione strumentale rispetto a una operazione che parte da una prospettiva di trovare nuove strutture per la Regione, che registra la necessità di dover ristrutturare gran parte degli immobili delle sue direzioni, alcuni addirittura fatiscenti, e al contempo di unificare uffici che attualmente sono ubicati in edifici sparsi per la città.
Inoltre, ha aggiunto Fedriga, non si può credere davvero che un’area non infrastrutturata sarà di attrazione per investitori esterni. Chi arriverà pagherà degli oneri trovando un’area infrastrutturata, ecco perché si parla in termini di prestito al Comune. Si tratta di un’area che si immagina come destinata all’innovazione e alla formazione, dove il privato investitore vedrà che è stato il pubblico il primo a crederci.
Infine, nelle dichiarazioni di voto finali, gli esponenti delle Opposizioni hanno tutti criticato il metodo adottato dalla Maggioranza, stigmatizzando il mancato coinvolgimento sul maxi emendamento che indicava gli investimenti del triennio.
Nelle battute finali della maratona dialettica in Aula, è stato approvato a larga maggioranza un emendamento proposto dal Centrodestra che stanzia complessivamente 840mila euro per le emittenti radiotelevisive con sede legale e operativa in regione.
Sono stati infine approvati anche 107 dei 128 ordini del giorno presentati dai consiglieri, 38 dei quali hanno subìto una riformulazione.